Il termine parafilie deriva dal greco parà = oltre e philìa = amore, ovvero amore che va oltre i limiti
Per parlare di comportamento sessualmente deviante è necessario che si verifichino almeno tre condizioni: la prima riguarda l’impossibilità per il soggetto di fare a meno di quella pratica sessuale per provare piacere e rappresenta l’unico mezzo per combattere depressione, ansia e psicosi in generale. Da qui si deduce che il comportamento sessualmente deviante non è una semplice degenerazione di un comportamento riconosciuto come normale, quanto un atteggiamento ripetitivo e compulsivo messo in atto per alleviare o, meglio, allontanare un disagio intimo e personale che però, a sua volta, ne produce degli altri.
Un’altra condizione necessaria è l’assenza di reciprocità, ossia c’è un’assoluta mancanza di considerazione e di percezione dell’Altro. La mancanza di empatia, infatti, è molto ricorrente in questi soggetti che sono spesso connotati anche da disturbi di personalità.
Quelli più ricorrenti sono il Disturbo Narcisistico, caratterizzato appunto da mancanza di empatia e necessità di ammirazione; l’Antisociale, caratterizzato da mancanza di rimorso e pentimento, aggressività, impulsività e incapacità di adeguarsi alle norme sociali; il Borderline, caratterizzato da instabilità dell’umore e incostanza e provvisorietà anche delle relazioni interpersonali, dei comportamenti e della propria identità.
L’ultima condizione necessaria riguarda l’incidenza devastante che il comportamento sessualmente deviante provoca nelle quotidiane attività sociali e lavorative del soggetto: inficia l’intera esistenza dell’individuo, proprio in virtù del carattere ossessivo e ripetitivo che assumono nella sua vita tali pratiche sessuali.
Quali sono i disturbi parafilici?
Disturbo Frotteuristico, che riguarda l’eccitazione sessuale che deriva dal toccare o dallo strusciarsi contro una persona a sua insaputa e non consenziente.
Disturbo Voyeuristico, che riguarda un’eccitazione sessuale derivante dall’osservare una persona nuda, o che si sta spogliando, o che è impegnata in attività sessuali, sempre a sua insaputa, e che non sia consenziente.
Contrapposto a questo disturbo c’è quello Esibizionistico, che consiste nell’eccitazione sessuale derivante dall’esposizione dei propri genitali a persone che non se l’aspettano, e che spesso può essere accompagnato anche dalla masturbazione.
Disturbo da Travestitismo, ossia un’eccitazione sessuale intensa e ricorrente che deriva dall’indossare capi di abbigliamento del sesso opposto, il cosiddetto Cross-dressing.
Disturbo Feticistico, che si manifesta quando l’eccitazione sessuale deriva dall’uso di oggetti inanimati o da un interesse ossessivo per alcune parti del corpo che non sono i genitali.
Disturbo Pedofilico, che consiste nell’eccitazione e nel piacere sessuale derivante da attività messe in atto con bambini prepuberi, in genere di età inferiore ai 13 anni.
Disturbo da Masochismo sessuale, che consiste nel farsi infliggere umiliazioni, bondage o sofferenze, che è l’esatto opposto del Disturbo da Sadismo sessuale, che consiste invece nell’infliggere umiliazioni, bondage o sofferenze.
E poi ci sono i Disturbi Parafilici con Altra Specificazione, di cui parleremo in un altro articolo.