Applicazioni giuridiche e valore legale
Gli ambiti di applicazione che nell’ordinamento italiano potrebbero giovarsi di questo strumento sono più di uno.
Per esempio, nell’ambito del diritto penale, l’autopsia psicologica viene in soccorso nei casi di morti dubbie, equivoche, o di eziologia medico legale imprecisata, e nei casi in cui vi sia il sospetto di istigazione al suicidio, ex art. 580 del nostro Codice Penale rubricato “Istigazione o aiuto al suicidio”.
È evidente che quest’ultima fattispecie di reato necessiti, non solo per la tipizzazione del delitto stesso, ma anche per l’eventuale comminazione della pena, della conoscenza dello stato mentale della vittima.
In ambito civilistico, invece, l’autopsia psicologica viene in rilievo relativamente ad impugnazioni dirette all’accertamento dell’eventuale annullabilità di un atto giuridico (ad esempio: un contratto, un matrimonio, un testamento, un atto di liberalità ecc.) posto in essere da un soggetto sospettato di versare in uno stato psicologicamente inadatto al momento della conclusione dello stesso.
Il MAPI di Cuba: il protocollo più completo
In ambito d’indagine, allo stato attuale, l’autopsia psicologica rappresenterebbe una delle strategie investigative più raffinate e di maggior rilievo, unitamente all’analisi della scena del crimine (quando esiste), degli esami medico-legali e delle testimonianze dirette e indirette.
Meritevole di menzione è un imponente lavoro svolto a Cuba, qual è il MAPI (Modelo de Autopsia Psicologica Integrado), un modello strutturato, sistematizzato, costituito da un protocollo di 59 items molto dettagliati. A tutt’oggi il MAPI rappresenta il protocollo di autopsia psicologica più completo ed il suo utilizzo si è esteso ad altri paesi latinoamericani quali Messico, Cile, Honduras e Costa Rica.
I tre vantaggi chiave dell’autopsia psicologica
Sono comunque essenzialmente tre i vantaggi che si possono inoltre trarre dall’utilizzo di questo strumento:
- Una checklist sistematizzata, in grado di standardizzare la procedura, conferisce meno discrezionalità possibile all’operatore, rendendo il lavoro asettico e scevro da condizionamenti e convincimenti personali; non consente, infatti, di poter censurare talune aree d’indagine a favore di altre, seguendo magari un’idea preconcetta maturata nell’operatore, perché la presenza di un protocollo standardizzato da osservare impone di indagare a trecentosessanta gradi tutte le aree;
- Permette di verificare la validità e l’affidabilità del procedimento stesso, anche a posteriori ed anche ad opera di alti operatori, essendoci delle linee guida prestabilite da osservare nella sua elaborazione;
- Consente di creare un linguaggio comune ed universale che può diventare accessibile e facilmente comprensibile per tutti.